Impianti ad acqua surriscaldata

Vengono definiti impianti ad acqua surriscaldata quei sistemi di riscaldamento chiusi in cui, nella caldaia, si raggiunge una temperatura uguale o anche superiore ai 110 gradi.

Si tratta di dispositivi che vengono impiegati nei sistemi di teleriscaldamento, oppure per il trasporto del calore negli stabilimenti industriali, dove è necessario evitare l’evaporazione.

Per raggiungere questo scopo, l’acqua deve rimanere allo stato liquido nonostante la temperatura molto elevata e pertanto bisogna operare correttamente sulla pressione del sistema.

Sono utilizzate pertanto speciali valvole di sicurezza che evitano qualsiasi rischio derivante dal surriscaldamento.

In un impianto a circuito chiuso pressurizzato in cui l’acqua surriscaldata circola come fluido termovettore è necessario che la pressione non superi il valore soglia consentito.

L’azienda B.S. Impianti, che da oltre 20 anni si occupa di progettazione e realizzazione d’impiantistica industriale, vanta una notevole esperienza anche nel settore della produzione di acqua surriscaldata a vapore, effettuando approfonditi studi di fattibilità.

Caratteristiche degli impianti ad acqua surriscaldata

Il principale obiettivo di impianti di questo genere è di garantire che in ogni loro punto il fluido termovettore si mantenga allo stato liquido, conservando la pressione entro al range di riferimento.

L’organizzazione del sistema comprende un generatore di acqua riscaldata, sistemi d’espansione, dispositivi di protezione, sistemi di circolazione e trattamento dell’acqua e apparecchi utilizzatori.

Perché l’impianto funzioni nelle migliori condizioni, è indispensabile che ogni componente si mantenga in buono stato e che non siano presenti problematiche d’usura oppure di diminuzione degli spessori di parete.

Per evitare qualsiasi rischio collegato a un surriscaldamento eccessivo, il generatore deve funzionare a valori di pressione calibrata e controllata dalle valvole di sicurezza.

Il sistema di espansione, che serve a consentire la modificazione del volume dell’acqua, agisce mantenendo la pressione entro limiti del normale funzionamento.

Come è noto, in un sistema di espansione chiuso, la pressurizzazione dipende da valori di pressione variabile.

Impieghi degli impianti ad acqua surriscaldata

Le caldaie ad acqua surriscaldata costituiscono l’evoluzione delle caldaie normali, e rappresentano pertanto la soluzione ideale per ottenere temperature medio-alte, il cui rendimento globale viene considerato di ottimo livello.

Grazie al loro impiego flessibile che sfrutta diversi combustibili, come gas, biogas, gasolio o idrogeno, questi impianti offrono prestazioni di alto livello, adattabili a contesti abitativi o industriali.

Non è prevista alcuna richiesta di carico minimo del bruciatore, poiché non si forma condensa all’interno dell’impianto.

Impianti del genere dimostrano tutta la loro potenza anche con caldaie di dimensioni contenute, utilizzabili in serie per ottimizzare la produzione di acqua calda con consumi relativamente contenuti.